Ritardo dei lavori in contrada Maioni, arriva la risposta alle dichiarazioni di De Luca di Domenico Di Domenico, vice sindaco e assessore ai lavori pubblici.
Comunicato stampa
Il vice sindaco coglie l’occasione per esternare uno sfogo da molto tempo tenuto a freno per motivi etici.
Il consigliere di minoranza sosteneva che la mancata istituzione della commissione paesaggistica avesse procurato dei ritardi nell'inizio dei lavori. Dopo aver chiarito già la questione in consiglio comunale, di fatto smentendo la tesi di De Luca, il vice sindaco ribadisce quanto detto:
"Il ritardo nei lavori di realizzazione degli interventi di adeguamento e completamento del sistema fognario in contrada Maioni è dovuto esclusivamente all'incompetenza amministrativa dell'ex sindaco De Luca".
La commissione locale paesaggistica citata come causa da De Luca nella questione, c'entra relativamente. E' pur vero, infatti, che debba esprimere un parere, ma questo parere, deve necessariamente arrivare prima dell'appalto, come regolato dal codice degli appalti, D.Lgs 50/2016 che disciplina tutto l'iter burocratico dei lavori pubblici.
Ricapitola il vice sindaco: "Prima si acquisiscono i pareri, poi si approva il progetto, dopo si appaltano i lavori, poi si verificano i requisiti dell'impresa appaltante, ed infine si stipula il contratto che permetterà l'inizio ai lavori. Invece, i lavori furono appaltati senza i preventivi pareri".
De Luca tra l'altro esplica la sua ignoranza sulla questione, confondendo - come ha fatto più di una volta - il vincolo paesaggistico, il parere della sovrintendenza ed il vincolo idraulico della legge Galasso che regola l'inedificabilità prima di 150 metri dalle sponde di fiumi e torrenti, nel nostro caso dell'alveo dei Camaldoli. Questo per evitare che in caso di inondazioni si possano mettere a rischio cose o persone.
L'azione di tutela all'interno delle aree individuate secondo le direttive della legislatura non esclude totalmente l'attività edificatoria, ma la sottopone all'approvazione degli enti preposti alla tutela.
Per quanto concerne, invece, il parere della sovrintendenza per la realizzazione del sistema fognario in oggetto, anche questo doveva essere acquisito preliminarmente all'aggiudicazione dell'appalto. E nemmeno questo è stato fatto dall'ex amministrazione De Luca.
Quando ci siamo insediati ed abbiamo avuto accesso agli atti, ci siamo resi conto dell'obbrobrio amministrativo e, in deroga, abbiamo dovuto chiedere il parere della sovrintendenza che ci è arrivato il 15 marzo 2019. Pertanto, i lavori prima di quella data non sarebbero potuti iniziare.
La sovrintendenza ci ha già autorizzato con una nota ufficiale a realizzare i lavori oltre i 150 metri dell'alveo. E poi, con il parere positivo della commissione paesaggistica comunale, procederemo alla parte restante entro i 150 metri.
In conclusione, ribadisco che il ritardo non è dovuto al mancato parere della commissione paesaggistica ma all'iter procedurale totalmente errato dell'ex sindaco che ha compromesso, purtroppo, la data di inizio dei lavori in contrada Maioni.
Alla luce delle polemiche devo constatare che il modus operandi di distorsione della realtà di De Luca non è cambiato", conclude Di Domenico.
"Nei 5 precedenti anni di opposizione, ogni qualvolta prendevo parola per un intervento in consiglio comunale, in premessa precisavo che Ludovico De Luca era politicamente insignificante ed amministrativamente incapace, gli chiedevo un sussulto di dignità e di rassegnare le dimissioni. Lo faccio anche oggi, perchè pure da consigliere di minoranza rischia di creare seri danni alla città di Qualiano".
Il vice sindaco coglie l’occasione per esternare uno sfogo da molto tempo tenuto a freno per motivi etici.
Il consigliere di minoranza sosteneva che la mancata istituzione della commissione paesaggistica avesse procurato dei ritardi nell'inizio dei lavori. Dopo aver chiarito già la questione in consiglio comunale, di fatto smentendo la tesi di De Luca, il vice sindaco ribadisce quanto detto:
"Il ritardo nei lavori di realizzazione degli interventi di adeguamento e completamento del sistema fognario in contrada Maioni è dovuto esclusivamente all'incompetenza amministrativa dell'ex sindaco De Luca".
La commissione locale paesaggistica citata come causa da De Luca nella questione, c'entra relativamente. E' pur vero, infatti, che debba esprimere un parere, ma questo parere, deve necessariamente arrivare prima dell'appalto, come regolato dal codice degli appalti, D.Lgs 50/2016 che disciplina tutto l'iter burocratico dei lavori pubblici.
Ricapitola il vice sindaco: "Prima si acquisiscono i pareri, poi si approva il progetto, dopo si appaltano i lavori, poi si verificano i requisiti dell'impresa appaltante, ed infine si stipula il contratto che permetterà l'inizio ai lavori. Invece, i lavori furono appaltati senza i preventivi pareri".
De Luca tra l'altro esplica la sua ignoranza sulla questione, confondendo - come ha fatto più di una volta - il vincolo paesaggistico, il parere della sovrintendenza ed il vincolo idraulico della legge Galasso che regola l'inedificabilità prima di 150 metri dalle sponde di fiumi e torrenti, nel nostro caso dell'alveo dei Camaldoli. Questo per evitare che in caso di inondazioni si possano mettere a rischio cose o persone.
L'azione di tutela all'interno delle aree individuate secondo le direttive della legislatura non esclude totalmente l'attività edificatoria, ma la sottopone all'approvazione degli enti preposti alla tutela.
Per quanto concerne, invece, il parere della sovrintendenza per la realizzazione del sistema fognario in oggetto, anche questo doveva essere acquisito preliminarmente all'aggiudicazione dell'appalto. E nemmeno questo è stato fatto dall'ex amministrazione De Luca.
Quando ci siamo insediati ed abbiamo avuto accesso agli atti, ci siamo resi conto dell'obbrobrio amministrativo e, in deroga, abbiamo dovuto chiedere il parere della sovrintendenza che ci è arrivato il 15 marzo 2019. Pertanto, i lavori prima di quella data non sarebbero potuti iniziare.
La sovrintendenza ci ha già autorizzato con una nota ufficiale a realizzare i lavori oltre i 150 metri dell'alveo. E poi, con il parere positivo della commissione paesaggistica comunale, procederemo alla parte restante entro i 150 metri.
In conclusione, ribadisco che il ritardo non è dovuto al mancato parere della commissione paesaggistica ma all'iter procedurale totalmente errato dell'ex sindaco che ha compromesso, purtroppo, la data di inizio dei lavori in contrada Maioni.
Alla luce delle polemiche devo constatare che il modus operandi di distorsione della realtà di De Luca non è cambiato", conclude Di Domenico.
"Nei 5 precedenti anni di opposizione, ogni qualvolta prendevo parola per un intervento in consiglio comunale, in premessa precisavo che Ludovico De Luca era politicamente insignificante ed amministrativamente incapace, gli chiedevo un sussulto di dignità e di rassegnare le dimissioni. Lo faccio anche oggi, perchè pure da consigliere di minoranza rischia di creare seri danni alla città di Qualiano".
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